Carrefour: 175 licenziamenti nella sede di Milano
Sindacati in rivolta: “Scelte aziendali sbagliate scaricate sui lavoratori”
Carrefour ha annunciato 175 esuberi nella sede di Milano, dove lavorano circa 700 dipendenti. Una decisione che ha scatenato la protesta dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat e Uiltucs, che denunciano “l’ennesima scelta sbagliata scaricata sui dipendenti”.
La multinazionale francese motiva la riorganizzazione con la difficile situazione del mercato italiano: concorrenza agguerrita, calo del potere d’acquisto e margini sotto pressione per via di costi energetici e logistici. L’obiettivo, secondo l’azienda, è “snellire la struttura” e investire di più in servizi e relazione con i clienti.
I sindacati, però, non ci stanno: “Si taglia sul lavoro senza assumersi responsabilità. Serve garantire l’occupazione, non scaricare errori gestionali su chi lavora”. Annunciate iniziative di protesta se non arriveranno risposte concrete.
Una crisi che dura da anni
Carrefour Italia è in difficoltà da tempo: ha perso 874 milioni tra il 2019 e il 2023, e altri 93 milioni nel 2024. Già lo scorso anno erano stati licenziati quasi 100 lavoratori.
Dopo l’uscita dai mercati di Cina, Taiwan, Giordania e Oman, crescono i dubbi sul futuro del gruppo anche in Italia. Da mesi si parla di una possibile uscita o cessione delle attività, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.
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