Zelig, appello ai comici per non chiudere storico cabaret
Gruppo in fallimento, Giochi Preziosi tenta rilancio Smemoranda
Zelig, un pezzo della storia della comicità italiana, rischia di chiudere, ha ‘ossigeno’ fino all’estate ma la società che controlla lo storico cabaret milanese, ZMC (già Zelig Media Company) è in liquidazione giudiziale, la procedura che sostituisce il fallimento ed è finalizzata a liquidare il patrimonio dell’imprenditore insolvente, ripartendo il ricavato in favore dei creditori sulla base della graduazione dei loro crediti, dal 16 marzo.
Michele Mozzati e Gino Vignali con Giancarlo Bozzo non vogliono però gettare la spugna, hanno fondato una nuova società Le-Zgo Studio che ha preso in affitto il locale per sei mesi e chiedono ai comici, che hanno aiutato ad emergere.
“Fino al momento stimato della chiusura della liquidazione in cui verrà lanciata un’asta per la cessione di ZMC, saremo noi tre a gestire il locale di viale Monza. In pratica abbiamo comprato – spiegano in una lettera aperta citata da Repubblica – qualche mese di tempo per capire come si possa intervenire stabilmente per non interrompere una storia che a maggio compirà ben 37 anni”. “Vogliamo chiedere a chi negli anni è stato reso grande da Zelig e che ha reso grande Zelig – prosegue Bozzo – di partecipare a una serie di spettacoli che metteremo in piedi apposta”.
Il gruppo è sull’orlo del fallimento da tempo, a novembre 2022 Rti ha acquistato il marchio ‘Zelig’ ma il 16 marzo sono finite in liquidazione giudiziale tutte le società di Smemoranda Group, oltre a Zelig anche Smemo 1979, Crazy Bell Agency, C’Art Group, Nava Design e Gut Distribution. Per le agende che hanno accompagnato diverse generazioni di adolescenti si apre però una possibilità, Giochi Preziosi ha annunciato di aver siglato un contratto di licenza relativo al marchio Smemoranda per la realizzazione, la produzione e la commercializzazione dei prodotti. “Con la firma del contratto si è voluto salvaguardare e dare nuova vita ad un marchio e a un brand che rappresentano più di 40 anni di storia italiana” spiega una nota senza dare i dettagli dell’accordo ma dando la prospettiva di un rilancio.
Fonte: (ANSA)