Cronaca

Si è spento Papa Francesco: il mondo saluta Jorge Mario Bergoglio, pontefice vicino allo sport e ai più deboli

Lunedì di Pasquetta, alle 7:35 del mattino, si è spento a Roma all’età di 88 anni Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio. Il pontefice argentino, da tempo afflitto da una malattia respiratoria, si è spento nella residenza di Santa Marta, dove stava trascorrendo la convalescenza dopo un lungo ricovero.

L’annuncio ufficiale è stato dato dal cardinale Kevin Farrell, camerlengo del Vaticano:

“Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte del nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina, il Vescovo di Roma è tornato alla casa del Padre. La sua vita è stata interamente dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere il Vangelo con coraggio, fedeltà e amore universale, specialmente verso i più poveri e gli emarginati. Con immensa gratitudine, raccomandiamo la sua anima all’infinita misericordia di Dio”.

Nonostante le sue condizioni precarie, Papa Francesco era riuscito a comparire domenica al balcone di Piazza San Pietro per impartire la tradizionale benedizione Urbi et Orbi nel giorno di Pasqua. Quella apparizione, semplice ma carica di significato, è stata il suo ultimo saluto pubblico.


Un pontefice vicino allo sport e al popolo

Grande appassionato di calcio, tifoso dichiarato del San Lorenzo de Almagro, Bergoglio ha sempre visto nello sport un esempio positivo, capace di trasmettere valori fondamentali come il rispetto, il sacrificio, la solidarietà e il gioco di squadra. Per lui lo sport non era solo passione, ma anche uno strumento educativo e spirituale.


Gli ultimi mesi

All’inizio dell’anno, il Papa era stato ricoverato per diversi giorni al Policlinico Gemelli, a causa di complicazioni respiratorie. Dopo una parziale ripresa, era tornato nella sua abitazione a Santa Marta, dove aveva scelto di ridurre drasticamente gli impegni pubblici, concentrandosi sulla riabilitazione e sul raccoglimento spirituale.


Papa Francesco lascia un’eredità profonda, fatta di gesti semplici, parole forti e un costante impegno per i più fragili. Il mondo piange oggi non solo il capo della Chiesa Cattolica, ma anche un uomo che ha cercato di portare umanità e speranza, anche nei momenti più bui.

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