Tragedia a Milano: Emanuele De Maria si toglie la vita dal Duomo. Ritrovato il cadavere della collega scomparsa
Una domenica drammatica per Milano: nel primo pomeriggio dell’11 maggio, Emanuele De Maria, 35 anni, si è tolto la vita lanciandosi dalle terrazze del Duomo. L’uomo era in fuga da sabato, dopo aver accoltellato un collega davanti all’hotel Berna, in zona Stazione Centrale
Poche ore dopo il suo suicidio, le forze dell’ordine hanno rinvenuto anche il corpo senza vita di una donna, Arachchilage Dona Chamila Wijesuriyauna, barista scomparsa da venerdì.
Il suicidio al Duomo
Il gesto estremo è avvenuto intorno alle 14. I soccorritori del 118, giunti rapidamente sul posto insieme ai vigili del fuoco, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Le indagini preliminari suggeriscono che si sia trattato di un suicidio volontario.
De Maria era noto alle forze dell’ordine: già condannato per omicidio, stava scontando la pena nel carcere di Bollate con permesso di lavoro come receptionist. Nel 2016 aveva ucciso una ragazza tunisina a Castel Volturno e, dopo una lunga latitanza in Europa, era stato arrestato in Germania nel 2018. Per quell’omicidio aveva ricevuto una condanna a 15 anni.
Il collega accoltellato si è risvegliato
La prima aggressione risale all’alba di sabato 10 maggio, quando De Maria ha accoltellato il collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, 50 anni, all’ingresso dell’hotel dove lavoravano. L’uomo è sopravvissuto grazie a un intervento chirurgico d’urgenza all’ospedale Niguarda e si è risvegliato domenica mattina. Le sue condizioni sono in miglioramento e la sua testimonianza sarà cruciale per chiarire il movente del gesto.
Il cadavere della collega scomparsa
Dopo la fuga di De Maria, i carabinieri avevano avviato le ricerche anche per una donna scomparsa: Chamila Wijesuriyauna, 50 anni, barista e collega dei due uomini, residente a Cinisello Balsamo. La sua sparizione risaliva al pomeriggio di venerdì, dopo un appuntamento con De Maria.
Le ultime immagini della donna erano state riprese dalle telecamere della metropolitana alla stazione Bignami: insieme a De Maria, era diretta verso il Parco Nord. Le telecamere del parco li hanno inquadrati insieme, sotto la pioggia, intorno alle 15.15. Poche ore dopo, solo De Maria era stato ripreso mentre faceva ritorno da solo.
Nel pomeriggio di domenica, le ricerche si sono concluse con il ritrovamento del corpo senza vita della donna, in una zona boschiva nei pressi di via Clerici a Bresso, all’interno del Parco Nord. Secondo i primi rilievi del medico legale, Chamila presentava due profonde ferite da taglio al collo e lesioni compatibili su entrambi i polsi. Indossava ancora gli stessi abiti con cui era stata vista l’ultima volta.
Le indagini
La polizia ferroviaria, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano e la Squadra Mobile stanno lavorando per ricostruire l’intera dinamica dei fatti. Al momento, tutti gli indizi puntano a Emanuele De Maria come responsabile anche della morte della barista. Le motivazioni dietro i gesti violenti e disperati restano ancora da chiarire, ma emergono sospetti su legami non solo professionali tra lui e la vittima.