Cronaca

Teatro: solo donne al Carcano per ‘Svelarsi’ di Gallerano

‘Per creare uno spazio sicuro per le attrici sul palco’

“Ingresso consentito solo alle donne e a chi si sente e definisce tale” alla performance ‘Svelarsi’ di Silvia Gallerano, che sarà in scena al teatro Carcano di Milano lunedì 14 novembre.


    La scelta di fare entrare solo donne è stata fatta “per creare uno spazio sicuro per le attrici sul palco e permettere a chi guarda di sentire il proprio corpo risuonare più profondamente con quello che vede, nudo, in scena”.

Svelarsi, infatti – viene anticipato – “è una sorta di happening che pone al centro il corpo delle donne. Svelandolo, anche fisicamente”.
    Perché “Il corpo non mente e si fa parola. La cultura patriarcale che ancora ci circonda, insegna alle donne, sin da piccole, a limitare i propri desideri di potenza, ad accettare invasioni di campo da parte dell’altro sesso, a mettersi in disparte. Si parte da vissuti diversi che hanno una nota comune: di umiliazione, di mutilazione, di invisibilità. Messi insieme – conclude l’anticipazione – si mostrano per quel che sono: semplici soprusi”.
    “Solo corpi femminili: è questo – spiega Gallerano – l’esperimento. Quello che mi è chiaro è che Svelarsi non è uno spettacolo e basta. Potremmo definirlo una miccia: un evento che accende delle curiosità, delle domande, una visione che interroga. Potremmo definirlo un pretesto: una scusa per trovarsi in una platea separata e osservare l’effetto che ci fa.
    A me piace chiamarlo esperienza o un’osservazione, perché è ancora aperta dentro di me la domanda di quale sia il risultato finale di questo percorso.
    Credo che possa essere scritto solo con le persone che vi assistono. Che lo spettacolo, se vogliamo chiamarlo così, sia la risultante dell’incontro sempre diverso tra chi è sul palco e chi è in platea; che quello che desideriamo non sia la realizzazione di un oggetto artistico chiuso e definito bensì indagare quella zona fluttuante nella quale i corpi che sono sul palco incontrano quelli che sono seduti in platea. Si tratta di una chiamata. Risponde chi se la sente. Non è per tutti. È per chi ha voglia di incontrarci. Non ci mostriamo come animali di uno zoo. Accogliamo chi è interessata a rispecchiarsi”.

Fonte: (ANSA)

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